Un duetto per uno soltanto
Lasciai sollevare ogni emozione
Come un volo di impavidi pulcini
Ed esse, sicure, si appoggiarono ai miei soffitti
Nude come semi di girasole
Bianche come mani fredde.
Per giorni non seppi che vedere con gli occhi
Tutto era così oscuro e saggio
Non provare più nulla - diceva la carogna in sogno
E ci sarà solo un vulcano di sofferenza -
Mi chinai a raccogliere un pensiero
Tra i lacci aggrovigliati delle mie basse maree
Ad uno ad uno si prestarono ancora tutti
Ridiscendevano nell'incavo
Come petali rossi, affocati...
Chi alla bocca, chi alle mani
I miei occhi li osservavano
Le mie narici li fiutavano.
Rinvenni ricco e tragicamente sconfitto
Ogni cosa al suo posto
Dio - urlai. Spegnate tutto questo
Sollevate la mannaia! -
Un sole, basso come una stella
Mi chiamò dalla collina...
Un secondo.
E il mio stomaco tornò a torcersi.
Come da millenni.
Composta lunedì 21 dicembre 2015
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