Il canto di Saturno
Ehi, tu, sguardo di mare in inverno!
Alba di nebbia sul viso dell'Inferno!
Labbra dipinte con sangue e peccato
ehi, parlo con te, non con un altro!
Yin e Yang tra gli anelli di Saturno
cerco in giro, ma come te, nessuno...
Addormentati così, rimani ancora
per altri due secoli, non per un'ora!
Conteremo nel posto delle pecore
per far venire il sonno,
le macchie bianche dei fiori di sambuco
nel blackout di tutto quel passato ben sepolto.
Ehi, tu! Sapevi che la tredicesima luna
ha incontrato ieri Saturno
e hanno progettato una nuova canzone?
Vogliono risvegliare l'eco dei suoni
che non ci arrivano più alla percezione.
Una melodia pesante, troppa percussione
Ma, vedi tu, loro credono più che noi
alla rinascita e al rinnovamento
e chissà, aggiungeranno un altro strumento...
Ma cosa manca per rubarti la stanchezza?
Forse il ricordo della giovinezza con tutte le sue pazzie e deliri
o forse la purezza che vibrava una volta sulla tua bocca
quando ti cullava la magia e l'orgia.
Il miraggio del mio nome, la speranza di aver sentito le tue preghiere e l'attesa che un giorno, sul tardi, ti risponderò...
La prova che ci sono davvero, non come un velo di nebbia ma in carne ed ossa.
Quindi, osa! Accettami come mi hai trovato oggi, con ricordi atemporali, suoni impercettibili e profumo di fiori di sambuco, bianco e nero, Heaven and Hell!
Ehi, buona luna.
Composta sabato 19 ottobre 2019
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