Lamentela
Guaritore
grande sapiente
la mia lamentela bussa alla porta della speranza,
quale erba guarisce il mille malanni dell'ultima stagione,
senza fiori profumati, verde rigogliosa,
nuvole e nebbia coprono lo splendore del sole.
Il bisbiglio del vento,
i canticci dei uccellini si perdono nel silenzio dell'udito,
senza poesia la luna e tutte le stelle.
Immenso quel vuoto misero di beltà
come il mare senza acqua,
il sale nel fango.
Guaritore
grande sapiente
donami l'elisir dell'eterna primavera d'ogni fiori colorati
intrecciati con i raggi dorati del caldo sole, e
giovinezza brilla d'amore nei occhi, e
d'ogni crepuscolo sorge una nuova alba
diventare ancora più giovane,
ancora più felice,
sempre più lontana dalla cupa vecchiaia.
Guaritore
grande sapiente
ascolta il mio cuore che sospira dolente,
la mia vita se ne va nella muta tenebre morte,
e miei dolci sogni si alzano nel cielo, si uniscono con le stelle, e
forse un giorno, nell'azzuro senza margini nell'infinito
si ritrovano la mia vita perduta.
Guaritore
grande sapiente
vorrei tanto che la morte sia una vecchia porta,
per entrare in una nuova vita,
tanto bella,
tanto felice.
Composta lunedì 8 febbraio 2010
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