Il poggio
Il poggio che mi vide da piccino
correre in mezzo agli alberi ombrosi
e all'erbe incolte trapuntate a fiori
oggi mi vede muto a cercare ricordi.
Ruderi m'appaiono d'intorno
alberi con rami al suol poggiati
resti di vite che appaiono ormai sopite
nel muto scorrere del tempo.
Rapida m'assale quell'angoscia
di chi leggere non sa negli occhi altrui
e orbo, non vede permanenza
dell'anima che ancor sospira e spera.
Respiran le piante tutt'intorno
a loro m'accosto e sento i suoni,
mormorii di amori e di tristezze di quanti
inconsci dei loro favor goderono;
parlano anche di me, dei miei ricordi
di cose ormai consunte e macerate
dal tempo che sbiancò i miei capelli
ma che verdi mantenne le memorie
in quelle chiome intrecciate dalle storie
antiche e giovani, minute o grandi
ma sempre d'amore intrise o di dolore arse
a ricordar la vita di chi passò di lì
anche per caso, un'ora, un giorno...
un'esistenza appare a chi d'amore visse un sol secondo.
lì, sotto l'albero in quel poggio...
Composta mercoledì 16 giugno 2010
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