Scritta da: Antonino Gatto

Il mio ultimo bicchiere

Spengo le luci, nel silenzio della solita stanza,
che mi calza sempre più stretta,
ed anche la mia presenza, non mi è più amica.
Soffoco i rumori, tacendo ogni respiro,
silenziando ogni suono...
e con un po' di coraggio,
cercando per la prima volta,
d'ascoltare le urla, che mi bruciano dentro.
Mi corico accorgendomi, d'esser stata fedele
soltanto al mio solito cuscino,
che resta, l'unico testimone
delle mie lacrime nascoste,
ed incomincio a pensare,
alle occasioni perdute,
ai miei errori, ed ai miei anni,
con l'unico rammarico di averli quasi perduti,
buttati, inseguendo il solito miraggio,
che troppo spesso,
aveva le sembianze di un uomo,
quello sbagliato...

Ci sono troppe ferite sul mio cuore,
e sul mio corpo, che ho sempre usato senza pudore,
un po' di alcol ed il rituale che si ripete,
per poi col sesso, saziare entrambi la nostra sete.

Non è così che potrò mai cambiar la vita,
fingendomi sempre protagonista di una partita,
che ho sempre perso ancora prima d'incominciare,
per non capire la differenza fra il dire ed il fare.

Ma questa volta non voglio scuse, e sono pronta,
io sono stanca, di questa vita, sempre più spenta,
questo mio corpo, nessuno più lo bacerà,
se non quell'uomo, che un giorno io farò papà.

Il primo passo, è la mia ultima sigaretta,
che a ruota segue, il mio ultimo bicchiere,
ed il mio corpo, lo avrà chi, non avrà fretta,
di sedermi accanto, pronto ad offrirmi, solo da bere!
Composta giovedì 30 settembre 2010

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    Info

    Scritta da: Antonino Gatto
    Riferimento:
    L'Alcol e le Donne: l'Alcolismo Femminile

    La dipendenza alcolica femminile è un fenomeno poco noto ma purtroppo molto diffuso e in aumento. Se in Italia negli ultimi dieci anni la diffusione dei consumi di bevande alcoliche mostra un trend sostanzialmente stabile, si osservano invece incrementi significativi tra le donne, anche se le differenze di genere sono elevate: nel 2006 il 56,4% delle donne dichiara di consumare alcol, rispetto all'81,1% degli uomini.
    Secondo la relazione Istat, inoltre, all'aumentare del titolo di studio aumenta la tendenza a consumare alcol, infatti il 49% delle donne con licenza elementare consuma alcol, mentre per le laureate la quota raggiunge il 70,9%.
    Tali differenze nei consumi sono più evidenti nella fascia d'età 25-44 anni, mentre al crescere del titolo di studio le differenze di genere tendono a ridursi.
    Le donne sembrano più esposte a sviluppare una dipendenza alcolica intorno ai 30 e ai 50 anni, in coincidenza rispettivamente con il pieno dell'attività procreativa e con la menopausa, a differenza invece degli uomini che sembrano correre tale rischio in misura maggiore tra i 25 e i 45 anni, nel pieno dell'attività lavorativa.
    I danni alcol-correlati sono più severi nelle donne che negli uomini. I motivi di questa vulnerabilità sono legati alla fisiologia femminile che differisce da quella maschile per struttura fisica, corredo enzimatico ed ormonale. Assumendo quantità medesime di alcol in uguali condizioni, la concentrazione di alcol nel sangue (bac Blood Alcohol Concentration) è più elevata nelle donne che negli uomini. Uno dei motivi è riconducibile alla diversa struttura corporea, infatti, il corpo femminile ha una minore quantità di liquidi corporei rispetto all'uomo. Dal momento che l'etanolo si diffonde nei liquidi, il volume di distribuzione dell'alcol nel corpo femminile è minore ottenendo come effetto un livello alcolemico maggiore. Ciò significa che una donna raggiunge l'intossicazione acuta, ossia l'ubriacatura, assumendo quantità ridotte di alcol.

    Inoltre le donne hanno una capacità di metabolizzare l'alcol decisamente inferiore rispetto a quella dell'uomo, in quanto carenti di un enzima epatico a ciò deputato (alcol deidrogenasi adh). Alcuni studi indicano il sistema ormonale femminile come responsabile della risposta fisiologica all'alcol. Inoltre sono in corso approfondimenti per confermare l'ipotesi che il consumo abituale di alcol sia associato ad un maggiore rischio di tumore al seno.
    Certo è invece l'effetto nocivo dell'uso di alcol sulla salute del bambino durante la gravidanza. L'alcol, infatti, giunge al feto attraverso la placenta provocando deficit della crescita, deficit neurologici e psicosociali (Sindrome fetale alcolica fas). Si stima che ogni anno in
    Italia circa 3000 bambini nascono con sindrome fetale alcolica (fas). Il rischio di frequenza della fas nelle forti bevitrici è del 35-40%. In conclusione la donna risulta maggiormente esposta, quindi più vulnerabile, alle conseguenze avverse dell'alcol.

    Commenti


    14
    postato da , il
    Cara Sofia, questa poesia ti stava cercando, e sono felice che sia arrivata a bussare il tuo cuore.
    Grazie per le tue parole!
    Tantissimi Auguri per un Anno Migliore.
    Antonino
    13
    postato da Sofia, il
    Una poesia molto forte che mi ha toccato il cuore... Mi complimento.
    12
    postato da , il
    Cara Bea, in quanto al tuo commento n. 9, non ho capito se non condividi il verso che hai citato, perché non ne hai capito il significato, oppure perché trovi giusto che oggi esistano Uomini che sono pronti a conquistare le loro prede, offrendogli ripetutamente alcol fino a renderle incapaci di dominare le loro emozioni, e quindi riuscendo più facilmente ad ottenere ciò che vogliono?
    A rileggerti
    Antonino
    11
    postato da , il
    Cara Agatina, condivido ogni tuo pensiero!
    Antonino
    10
    postato da , il
    Bea:
    Sì, hai ragione, forse sono stata un pò troppo retorica.
    Desideravo solo approfondire l'argomento...
    Bea; su ogni cosa noi si faccia, bella o brutta che sia,
    alle spalle c'è sempre una motivazione.
    Io non giudico, cerco solo di capire quella categoria di persone
    ridotta così, ai bassi fondi, un  perché c'è!!!
    Capire, per poi donare sorrisi,  catturare in me la sofferenza,
    la disperazione, asciugare lacrime e alleviare le sofferenze altrui,
    per donare in cambio: Gioia, Speranza e Serenità!!!

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