Maledetto è il giorno in cui son nato
Dei pensieri è assordante il canto,
una familiare sensazione di soffocamento
mi persuase nel tirar giù
le tende dall'indifferenza.
Sempre meno cupa è la finestra
che ha sempre avuto tanto da nascondermi.
La luna da onnisciente narratrice
s'accende di un inquietante pallore.
Bacco si abbatte su una vetusta anima,
maioliche bagnate da nere ombre,
lunghe le mani, rossi gli occhi.
L'ingenuo fanciullo
capisce che inutile
accende la bagnata luce dei suoi occhi,
contro tenebre cosi vere.
Composta sabato 6 novembre 2010
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