Acqua dall'odor sangue
Pensavi che era finita?
Solo nella vasca da bagno nudo senza vento
sulla pelle aspra ed immatura di saggezza,
l'acqua è rossa sporca dal sangue tuo
prigioniero del tuo essere egoista,
una lametta poggiata sullo spigolo
senza ombre di un lavandino arrugginito,
sporco, devastato dall'orrore di un gesto
che spacca, fa crollare ogni muro
riposto sul proprio cammino.
Scorre acqua fluida come lacrime sul pavimento,
scorre sangue sporco dalla sofferenza
di mille rimpianti, dolori e oscurità
nascosti all'interno di un cuore morto
con la speranza di poter rinascere tra le mani
di chi cura e amore li prometterà.
Occhi marroni, scuri si riflettono
nell'acqua dall'odor sangue rimurginato
negli angoli bui di un sole senza raggi
o colori da poter donare ad anime che come lui,
che come me hanno regalato la propria vita
al passato dannato corroso da un tempo meschino.
Pugni contro la porta che nasconde
ancora il corpo del povero angelo sconsolato
dall'amarezza di mille nubi di fumo
leggiadre e poggiate sulle vie dell'infinito,
calci, urla, pianti e la porta resta chiusa.
Il sole tramonta, la notte lentamente arriva,
il gelo consuma la stanza e il corpo
del ragazzo resta immobile e nudo
in quel lago di sangue, lacrime e puro dolore
innalzato dall'odor del mare
che con delicatezza e armonia accompagnò
quell'anima nella felicità
tanto attesa ed eterna.
Composta mercoledì 26 gennaio 2011
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