Morirà abortendo un fiore
Aprendo il cielo scoprii i segreti
di una casa di campagna sparsa nei mari
di burrasca lontani da me,
storie rincorse dai lupi affamati di verità,
ritornano i colori, il sangue congelato
nella stanza tua, le mani puzzolenti del sesso
fatto e desiderato il giorno prima.
Dovrei togliermi il cuore dal petto
e gettarlo in pasto ai corvi truffatori
di vite ingrate nel sorgere del sole
forse solo così riuscirei a godermi questa vita.
Il fiore di una notte senza lune
culla nel crescer dei mesi il figlio
delle stelle guerriere di un mondo senza armi
o bambole senza testa gettate via,
con le gambe staccate e l'anima frantumata
negli spazi bui di un angelo
squarciato dal terremoto tempestivo
in un deserto senza anime
da poter soffrire e sopportare.
I mesi passano cruenti, le ore migrano
inondando la via repressa senza aurora,
il cuore resta lì immobile e magro
in un corpo che al terminar del mese
getterà in mare ogni speranza stuprata
dal destino maledettamente severo e ignobile,
mettendo in mostra i suoi tatuaggi
nascosti nel profondo della sua anima
imparò a costruire castelli dorati
nel cielo oscurato dalle nuvole color primavera
dalle dolci piogge rinfrescate dal vento,
finì il dolore, finì l'amore
e nel temporale più remoto
la vita volò via dal corpo di una vittima
consumata dall'amore spento,
macchiato sulla pelle sporca che ormai
non regna più nel suo cuore
consegnato al cielo assieme
alla sua intrepida e dolorosa anima guerriera,
morirà combattendo l'amore,
morirà rincorrendo quel figlio
che in un giorno dimenticato sulla scrivania
fece spegnere come una candela rinchiusa
in una stanza senza ossigeno.
Composta lunedì 31 gennaio 2011
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti