Luna rinascente
Io che ho sempre
sofferto l'abbandono
non dimenticherò le mani
calde e delicate
nascoste sotto
l'ombrellone in penombra
di quell'amore dormiente
sul letto di seta...
Sognato
in un giorno di ferragosto.
La chiave del mio cuore
inchiodato al suolo
l'ho gettata via,
col vento.
Sparerò al mondo,
in bocca ai politici
e alla libertà,
non mi perderò nel carcere
che è la falsità.
Combatterò!
con le pistole cariche
e l'anima assassina
di verità, amore e umiltà.
Non abbasserò la testa
e sputerò in faccia
alla fede che impedendomi di vedere
ciò che vorrei ascoltare
spedisce gentilmente
la mia dannata irrazionalità
giù dalla finestra aperta
dove giù
ad aspettarmi spettri
e fiamme color cielo
sperano disperati
in un mio suadente
e meraviglioso schianto.
Non mi basterà svegliarmi
al mattino con il dolce
odor di caffè padrone del mio giorno,
vorrò di più.
Volerò ai confini dell'impossibile
tra le rose bianche
vergini come la seta che si
specchia nei diamanti
macchiati dal sangue
mio ingenuo, sbadato,
venduto al sesso
per una briciola di consapevolezza,
la consapevolezza
della propria forza
sconosciuta dalla notte
assopita sola,
con l'accanito suo amore
dormiente anch'essi
nei meambri oscuri
della luna rinascente.
Composta martedì 15 febbraio 2011
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