Canterò l'amore che non ho
Canterò l'amore che non ho mai ricevuto,
lo canterò alla luce dell'oscurità
e farò cadere il sole
accanto alle mie ali,
lo schiaccerò con tutta
la forza che ho,
che non ha mai visto la sabbia
toccar le onde cristalline
di quel mare immenso,
libero sergente del mio essere folle.
Sposerò i pezzi di cielo caduti
come coriandoli di neve
su di me,
sulla mia voglia di vivere
un po sbandata.
Ali di farfalla strappate
dall'urlo meschino,
padre del cuore mio.
Forzate sono le porte del mio autunno,
ucciso e lasciato qui...
Fuori la porta
del mio integro egoismo,
a marcire come petali
strappati di margherite indifese
che lacrimano tra i campi di grano
e il terreno bruciato
dalla notte calda di solitudine,
rappresentata dall'orchestra
eterna di argentate foglie,
ombrose portatrici di realtà e orgasmi
infiniti nel vortice eterno
di un paradiso corrotto
da inutili Dei.
La bellezza vola via,
dentro di me sono nudo
e senza pace,
perdonerò me stesso,
non mi getterò mai
in quella pattumiera
scolorita d'affetto e finte gioie
dove un tempo il mio cuore
inutilizzato dall'amore
che tanto canto e grido
e che mai ho ricevuto si perse,
in quell'odore scadente
di sesso e ginestre.
Composta venerdì 25 febbraio 2011
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti