A Massimo
Perché non sia mai dimenticato
Ed anche oggi che
è
l'ultimo di febbraio
che
l'inverno afghano
è
nel volgere lento della
fine
ed il sole pieno rischiara
il
cielo la pace piange
ancora
un caduto fiero della
patria.
Ed anche le montagne
così
nude, così spoglie,
così
sopra le vallate ed i
deserti
oggi sono in ginocchio
che
così tanto dolore fonde
i
ferri caldi di questa
guerra
che la sua crudeltà
macchia
indelebile un'anima.
Ed anche oggi un
blindato
è saltato su una trappola
vile
che anche un odio, un
veleno
sono attoniti e spenti.
Massimo
oggi è il tuo cuore
che
si è fermato ed altri
quattro
a respirare in affanno
che
la vita di un soldato
è
sempre vicino
ai
burroni dell'odio
che
non sono del suo cuore.
Massimo
stavi correndo in questi
deserti
afghani e di tanti bimbi
scalzi
che il loro sorriso vivo
è
altrove per portare cure
che
l'amore non è morto nel
tuo cuore.
Ma quanti ancor vedono
solo
i fucili ma la forza di un
soldato
non è mai rancore che
un
soldato non strapperebbe
mai
una rosa invano.
E domani per noi in divisa
sarà
un altro giorno a rincorrere
la
pace in Afghanistan
vicini
al dolore di un padre e di
una
madre che non hanno confini.
Composta lunedì 28 febbraio 2011
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