Scriverò un giorno di questa mia irrequieta nostalgia
Il bambino sorride
a quel caldo sussurro,
stringe tra le dita il pollice
di sua madre, iniziando a riempirsi il cuore.
Il giovinetto alza il capo
sotto le immense lacrime,
scuote il suo spirito dionistico
in un'elettrica danza.
L'uomo si fa attento al profumo
che trasale dalla legna arsa,
stanco si avvicina, sicuramente
ammucchierà in un cantuccio quella cenere.
Scriverò un giorno
di questa mia irrequieta nostalgia,
magari lo farò parlando
al presente dei mie anni migliori.
Composta mercoledì 16 marzo 2011
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