Urlami
Affogo nel tuo nettare,
miele sulle tempie,
intrappolare il sibilo,
avido di alito caldo.
Sospeso sul tuo ventre,
schegge di piacere,
sfidano il mio pudore,
nessuno tocchi Abele.
Navigo la tua schiena,
sino al porto sicuro,
temperatura o gusto,
sequestro di papille.
Disperso tra i tuoi capelli,
rinuncio a respirare,
unghie in apnea,
spezie ed umori.
Scalo un pensiero ripido,
fiero monte di venere,
docili avvallamenti,
dolce prigione ambrata.
Urlami amica mia,
urlami il tuo proibito.
Urla fiera compagna,
i desideri estranei.
Urla leonessa d'oro...
Urla al tuo dio impossibile.
Composta martedì 12 aprile 2011
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