'Lo sconosciuto
Uno sconosciuto sa
tutto il mio mondo interiore
del quale mai non dissi
né alcuno mai mi chiese.
Molti gli errori
che imbrattarono
la mia anima intonsa
e ancor più numerosi
i volti che varcarono
il guado della mia mente.
Avevo assai da dire e da riferire,
piaghe e dolori da confessare
ma celai ogni cosa in un cantuccio
nella mia casa di periferia.
Ma lui lo sconosciuto esige
ch'io scavi nel mio urlo.
Le mie terrose unghie depongono
i reperti in braccio allo straniero.
Mi chiudo la porta alle spalle
in un pianto senza lacrime
per l'uomo, l'uomo mio
che sempre mi mancò.
Composta giovedì 19 maggio 2011
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