Scritta da: Alfonso Trivisonne

L'estate amara

Fuori spazio,
così, a Maggio!
Dimenticato è il vano,
triste, debole origamo!
Per te, desueta fierezza di donna presunta,
sedotta, di latte munta,
ora annacqua la fame, porta la pace,
a te e al tuo grillo audace!
Graffiagli le guance,
innaffiane il sapore!
Ansima la mente presa,
ma è solo una mano a tener la corda tesa!
Corroboro l'addio
e giù, satollo d'oblio,
con mente e corpo,
è ingoiato il rospo!
Estate amara,
genufletti i tempi del tuo caldo spazio!
Evaporami l'abbaglio,
scioglierai il mio ennesimo sbaglio!
Composta martedì 14 giugno 2011

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