Scritta da: Antonio Prencipe

Sorrisi di piombo

Proverò a distruggere lo specchio senza ascoltare il rumore
del mio viso riflesso che si schianta al suolo.
Mille amori e mille notti di sesso
potranno divorare la nostra pelle scarlatta...
Ma se l'amore vero sfiora
quella stessa pelle e quel cuore ricucito
da un ditale di vento e un ago
d'inettitudine non rimane altro che
inchinarci ad essi perché tutto ciò
che ci appartiene rimarrà per sempre
legato col nodo opportuno della saggezza
anche se molte volte cercheremo di negarlo a noi stessi.
Cerca il tuo passato e perdonalo.
Così mi hanno detto.
Ed io alzando le spalle ricercai quel grido muto
che tanto ho bramato per poi trasformarlo in versi...
I versi di una poesia turbata dai tramonti che come stille
di terra sterilizzano i vitigni di scarsa vita
tramutata in vino acerbo.
Ho vestito d'organza e d'amaro disprezzo
la mia rabbia per poterla così dagli occhi indiscreti
della notte nasconderla per un giorno o forse per sempre.
Con l'empatia struggente di un fior di pesco
mi sono inginocchiato ai piedi del mio insensibile amore.
Figlio della guerra, frammento di verità radicato
nel mio vivere...
Un miracolo di falsi idoli e ipocriti macigni
dispersi nell'eterno asfaltare letame su una giustizia
che mai arriverà.
Non piango più a cadere ci pensano i sorrisi di piombo.
Composta lunedì 21 novembre 2011

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    Scritta da: Antonio Prencipe
    Ha partecipato al concorso
    VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

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