Quadri d'autunno
Dalle labbra screpolate dei melograni
cadono lacrime di sangue,
cachi, ormai d'arancio,
bucherellati dagli storni
marciscono sui rami
come le illusioni eterne,
noci e nespole smaltano di ruggine
l'autunno novembrino.
Là dove i peschi diedero frutti vellutati,
ora, giace un letto di gialle foglie morte,
nell'inverno che è alle porte
saranno la coperta della gelida terra.
S'accorciano i tempi tra l'alba e il tramonto
e l'umido grigio prevale
sull'azzurro terso del cielo.
Quando s'avanzano le brume nella valle,
diventano tristi anche le voglie.
Incastonato dentro agli occhi caldi,
ti prego conserva il tuo sorriso rosa,
così fragrante e cristallino
illumina di luce la mia anima
in quest'estate di San Martino.
Composta domenica 11 dicembre 2011
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