Tu, continuerai a non averne idea... io, le parole
Un affettuoso sentore
avvolge le mie membra,
mentre la nave disegna una scia
nel mare e, come per tutti,
svanirà nel blu profondo.
Un tenero amore conduce a te
i miei pensieri
sempre più ostili alla mia condotta.
Tu, sempre più importante...
sempre più lontana, virtuosa.
Io, poco di buono...
bevo dell'ottimo vino
sputtanando quei due soldi
che restano,
privandoti di un pensiero.
Consumo quel poco di buon senso
nelle ore più deserte,
nei banconi meno frequentati.
Vorrei strappare quello
che è stato ieri e
lasciare un foglio bianco
sotto la tua porta,
un filo di voce
che giunga a sussurrarti...
Sono incapace di amarti...
Sono incapace di
sopravvivere persino con me stesso.
E il mare continua,
come con uno straccio
su una lavagna,
a dissolvere le linee
bianche appena tracciate,
le linee bianche
che a ritroso
mi avrebbero riportato da te.
Il vento si prende i pensieri
gettandoli sul nulla,
spargendoli tra le particelle
che compongono l'aria,
nel fumo del tabacco,
si spandono nella sabbia
tra i coralli e i vetri levigati o
muoiono, come muore
la sete, al calar della sera.
Tu, continuerai a non averne idea...
io, le parole.
Composta martedì 10 luglio 2007
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