Argo

Argo, tu, vecchio cane d'Ulisse
Tu, cieco e pieno di sordide zecche
Udisti qualcosa nell'aria che disse
È tornato, di certo, senza tema di pecche

È tornato, sentisti il lontano ricordo
Uno schiaffo, dal naso perfora 'l cervello,
sopito e nascosto immemore e sordo
Ora è un urlo: di certo il suo odore era quello!

Qualcosa rimane di antichi ricordi
Nelle menti dei bimbi ormai fatti lenti
Di tiepide arie, di gialli tramonti

Di voli d'uccelli, di alberi verdi
Presenze di madri, di antichi momenti
Da bimbi contenti ai lor petti avvinti.

Lo so: anch'io ricordo un odore
Che torna se cerco la pace e il conforto
Che vorrei risentire in quel dolce tepore
Ma l'intelletto mi fa questo gran torto

Ché quando ci pensa me lo fa disvanire.
Conservo le foto, qualche vecchio filmino
Un nastro che dice qual fu 'l tuo parlare
Quel vecchio quaderno per il tuo bambino

I ricordi di cose mi ti fan ritrovare
Di quando ridevi, di quando cantavi
Di quando stavamo la sera a parlare

Ma solo un ricordo non so conservare
Non so come nasconderlo in alberi cavi
E quel caro odore pian piano scompare.

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    Commenti

    1
    postato da , il
    a tua zia Anna è piaciuta ma mi ha immalinconito

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