L'eco dell'ergoglio

Ti osservo stamani,
meccanismi cerebrali innescati;
un epilogo nuovo,
concesso in un tempo provato.
Pongo massi
nell'angolo del nostro incontro,
sbalzato nel limite del mio cunicolo mentale.
Ti nascondo nei vicini ricordi,
nell'immenso che sembrava,
nella fine che sei adesso,
in una folata che ti avvolge e spinge lontano.
Non mi ruberai il battito di un secondo per reprimerlo,
ma non mi chiederai perché...
Mi fisserai nel dissolvermi
e ti rifugerai nella falce dei sentimenti.
Composta domenica 9 gennaio 2011

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