Fiaccata dai tuoi lunghi sguardi,
io stessa ho appreso a far soffrire.
Creata da una tua costola,
come posso non amarti?
Esserti tenera sorella
è il legato di un fato antico,
ed io sono diventata l'astuta, avida,
dolcissima tua schiava.
Ma quando, mite, mi abbandono
sul tuo petto più bianco della neve,
come esulta e si fa saggio il tuo cuore,
sole della mia patria!
Composta martedì 30 novembre 1920
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