O di mille tiranni, a cui rapina
Riga il soglio di sangue, imbelle terra!
'Ve mentre civil fama ulula ed erra,
Siede negra Politica reina;
Dimmi: che mai ti val se a te vicina
Compra e vil pace dorme, e se ignea guerra
A te non mai le molli trecce afferra
Onde crollarti in nobile ruina?
Già striscia il popol tuo scarno e fremente,
E strappa bestemmiando ad altri i panni,
Mentre gli strappa i suoi man più potente.
Ma verrà il giorno, e gallico lo affretta
Sublime esempio, ch'ei de' suoi tiranni
Farà col loro scettro alta vendetta.
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