Scritta da: Michele Gentile

Maledizione

Trovai scampo
sulle tue labbra
tacendo i giorni
della colpa,
spogliandomi
d'ogni ragione.
Morivo
ad ogni tuo addio,
lontana dal mio sguardo
persino Iddio
tremava
al mio pianto.
La tua pelle di notte
le porte del sogno,
senza pietà
come radice
nella terra di cui ha bisogno
dolce rovina tra le tue braccia.
Dove sei dolce maledizione,
infinita pazzia?
Un uomo senza onore
brama il tuo sapore...
come un cane
il suo padrone.
Composta giovedì 2 gennaio 2014

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