Un altro giorno in Paradiso
Quando cerchi una parete di riparo alla tempesta
e la tua vita è in una vecchia trappola d'ombre
tutte le stanze del mondo ti sembra nascondano mostri
e l'aria ti stringe come un bicipite di vento infuocato
t'aggrappi ai sogni come un bambino mutilato dalla paura
nutrito solo dalle pastiglie dolci della mente
sperando di sedare il vagito del silenzio
che inevitabilmente cerca l'approdo oltre i confini
nella città in cui ti rifugi manichini rubano sguardi
danzatrici del ventre le fronde che ululano alla tua anima
l'assassino del buio corre disperato come un cane
col raggio d'un lampione malconcio
ti toglierai la polvere dalla bocca
con un sorso asciutto di vento impastato al mare
dove potresti camminare volando
se solo non avessi nel sangue le tracce profonde dei cieli
nei giorni bui.
Composta venerdì 6 marzo 2009
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