La poiana
La puoi vedere ogni mattina
appollaiata sopra un palo
della recinzione che costeggia
l'autostrada. È una poiana
bella, fiera ed immobile osserva
lo scorrere del traffico e si gusta
il riverbero e il calore del sole.
Poi si alza, allarga le sue ali
vola in alto sulla campagna
a perlustrare, e poi, silenziosa
piomba sulle prede da mangiare.
Anch'io ho una poiana dentro
al cuore, è ferma lì ad osservare
il traffico dei miei sentimenti.
Ogni tanto si trasforma, diventa gatta,
fa le fusa e si lascia accarezzare ma
se poi tenti di ritornare a vivere
con lei non solo qualche istante
si alza, vola via e minacciosa
ti dice "voglio poter fare quello
che voglio, volare qua e là libera
ti devi accontentare di quegli
attimi che mi sentirò di darti".
E allora torna a presidiare
il tuo cuore triste e se passa
un'allodola e hai voglia di volare,
lei arriva subito e la ghermisce
rifà la gatta e poi sparisce.
Sono quattro giorni che non la sento.
Lei non chiama ed io nemmeno.
Quattro giorni che non la vedo.
Forse come allodola ha inseguito
il luccichio di uno specchietto
forse brillava ai suoi occhi
e adesso, ad un'ala è ferita.
Forse più semplicemente la fiera poiana
si è goduta quattro giorni di quiete e sole
ritemprata e ferma non si fa sentire, chissà
se pensa come me: perché non mi chiama?
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