Per il vostro pensiero (voi che ignorate la vita, come ignorate la morte)
È il navigare
per continui giorni la tempesta
che della terra ferma scordo
e tra le ore e i fiordi
lo spumeggiar del mare
il vento porta trasformati i volti
ed i ricordi muti
confusi e spenti
così insolitamente fermi
che della scialuppa
l'oscillare lento e vorticoso, assorbo
così m'inebrio
calando dietro me
nel vostro quieto mare morto
come sgualcite reti, stanche
i versi...
un coricar parole
come povere vele ad asciugare
nei sontuosi e freddi
vostri porti.
Composta nel 1995
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