Scritta da: Cheope

Pianto della notte

Tacciono i boschi e i fiumi,
e'l mar senza onda giace,
ne le spelonche i venti han tregua e pace,
e ne la notte bruna
alto silenzio fa la bianca luna;
e noi tegnamo ascose
le dolcezze morose.
Amor non parli o spiri,
sien muti i baci e muti i miei sospiri.
Qual rugiada o qual pianto,
quai lagrime eran quelle
che sparger vidi dal notturno manto
e dal candido volto de le stelle?
E perché seminò la bianca luna
di cristalline stelle un puro nembo
a l'erba fresca in grembo?
Perché ne l'aria bruna
s'udian, quasi dolendo, intorno intorno
gir l'aure insino al giorno?
Fur segni forse de la tua partita,
vita de la mia vita?

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    Scritta da: Cheope

    Commenti

    2
    postato da , il
    tacciono boschi e selve....
    1
    postato da , il
    il madrigale rappresenta la squisita sensibilità tassesca verso l'amore, purtroppo spesso infelice per l'autore che visse un rapporto bipolare con la corte , da cui ebbe i massimi riconoscimenti ma anche le più profonde delusioni ed incomprensioni

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