Per quanto
fragile, profondo pozzo
sia la clausura
e lenta
la cura dei marchi
a saracinesca sui sigilli
ti riscopro confuso
al mio sangue
nel divario di colore
col dovere di sentirti
il diritto d'essere
il rovescio d'ora
Annusato | come se d'aria si parlasse |
per celia di dita pittoriche sottopelle
che farebbero teatro sgraziato
di ogni mio io possibile
sui fregi accennati del tuo profilo
Nell'intimo presagio
sei intuizione sottile,
sinestesia invasiva.
Sento, a volte, l'invisibile.
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