Ho scoperto stagioni di vita
Susseguirsi, raccontarsi
Allo scostarsi di seta s'una schiena candida
E le vertebre fan storia – la mia -
Tra gli inverni d'una nuca nuda
E l'umide ciglia del Sumida
Ho pianto preghiere
Quando i ginocchi son diventati piedi
E la mia mano, rosso ciliegio selvatico a cinque petali,
come spaventoso seppuku
Sulla grande bocca delle nostalgie
A riempire d'oro e d'espiazione la colpa
E dal ventre mi è partita l'anima con un taglio netto
Pura sullo Yozakura, mortificando Hanami
Terribile e buia
Infiorescenza notturna
Sul mio corpo flesso
Come forte sakura
Infine, la bellezza del cadere
Eppure, guerriera
Nel tempio della mia coscienza
A far d'ogni lotta, rito
Sovrana, io, d'un matsuri schintoista
Son piovuti fiori dalla lama
nella recisione del passato
Queste spalle, non appaiono neve di fuoco?
Benedetto sia il mio tremare e il mio ardere.
L'autunno a ovest del petto e tu a est.
L'estate non la ricordo.
tenui racemi
dipinti sulla pelle
_drupa carnosa.
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti