Stigmata
Qui dunque fui bambina. Alla marina
crescevo accanto: l'anima digiuna
d'ogni perché - famelica altrettanto.
Gigli ad oriente, la riva era una spada.
Stupendo sacrilegio imporvi un segno
- l'arco del piede - premere col viso
La freschezza deposta dalla luna.
Il mare straripava nel sereno
a livello dei cigli. Ah, la bellezza
che pativo, non mia, che mia stringevo
in quel primo singhiozzo di creatura
che s'arrende all'immenso - era già il pegno,
la stigmata che in me sfolgora e dura.
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