Scritta da: Bernardo Panzeca

La notte

Che bislacca la notte.

Al suo calar
S'inerpica il cor
Su in alto
Per le stelle
Frugando
Tra le più belle
Come fosse
Un fantolino
Alla ricerca
di un giochino.

Che bislacca la notte.

Ci si appisola
Rimembrando
Ciò che nel dì
Si è scordati
Per poi
Con l occhi chiusi
Far ritorno
In tal giorno
A riacciufar
Il filosofar.

Che bislacca la notte

Mondi fatati
E manieri d'oro
Si rangiungono
D'un colpo
Più veloci
Di uno schioppo
Senza ansie
O timori
Che al sole
Son come le viole.

È proprio bislacca la notte

E non può esser diversamente

Per chi come lei brinda con la botte.
Composta venerdì 3 gennaio 2020

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