Lockdown
E fu impossibile sfuggire il sogno in veglia
di pulci infettate
tra la trama e l'ordito della stoffa pregna
accanto al focolare del sarto
nella cara vecchia Eyam.
poi fu impossibile non vedere
La Pietra di Confine,
un dado sghembo con sei fori bui,
ditali ricolmi di aceto di vino
per purificare le monete appestate.
Il ché mi ricordò la triste storia
di Emmott Syddall e Rowland Torre,
sfortunati amanti divisi
dal confine di quarantena
il loro muto corteggiamento attraversava il fiume
fin quando lei più non comparve.
Mi addormentai nuovamente
e questa volta sognai
l'esiliato Yahsha che spediva parole
alla moglie perduta su una nuvola di passaggio,
nuvola che seguiva la mappa terrena
di piste di cammelli e sentieri di bestiame,
ruscelli come collane,
pavoni coda a ventaglio, elefanti dipinti,
coperte ricamate
di campi e siepi,
foreste di bamboo e vette di neve ammantate,
cascate, torrenti
i geroglifici di gru dalle grandi ali
e il fiore del loto luccicante dopo la pioggia,
l'aria
un ipnotico vedere attraverso, rara,
il villaggio, a tratti gravoso, lungo e lento
ma così di necessità.
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