Palco vuoto
Sospinta a recitare -
avevo in mente una diversa parte.
Nel programma scordavano il mio nome.
Le mie quattro parole, del resto,
non supponevano un'arte.
Poi sospinta al proscenio - nel cascame
dell'altrui gloria. Le risa delle luci,
gli applausi fitti come bosco in fiamme
non erano per me.
Fra le quinte e la polvere, felice,
me ne stavo in disparte
fissando in alto, oltre la gente - attenta
a un vuoto parapetto di velluto,
al buio dietro, all'ombra di quel re
che mai nessuno ha veduto.
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