Oggi noi viviamo in un nuovissimo regno,
E l'ordito delle circostanze avviluppa il nostro corpo
Bagna il nostro corpo
In un alone di gioia.
Ciò che talvolta agli uomini d'un tempo capitò
d'intuire grazie alla musica
Noi lo realizziamo ogni giorno nella realtà pratica.
Ciò che per essi era campo dell'inaccessibile e
dell'assoluto
Per noi è cosa semplicissima e ben nota.
Eppure, quegli uomini non li disprezziamo;
Noi sappiamo di dover molto ai loro sogni,
Sappiamo che non saremmo nulla senza l'ordito di
dolore e gioia di cui è fatta la loro storia,
Sappiamo che quando attraversavano l'odio e la paura,
quando si urtavano nel buio
Quando, poco a poco, tracciavano la propria storia
In sé recavano la nostra immagine.
Noi sappiamo che non sarebbero mai stati né mai
avrebbero potuto essere, se nel profondo di sé non
avessero nutrito questa speranza,
Sappiamo che senza il loro sogno non sarebbero
riusciti neppure a esistere.
dal libro "Le particelle elementari" di Michel Houellebecq
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