Scritta da: Anna De Santis

La vergogna

Si sentiva quell'acre odor di corpi,
da quei forni, solo il fumo, usciva,
come anime che salivano al cielo, nella sera.
Pioveva, ma quel fumo bianco
era una bandiera,
sventolava col vento freddo della notte buia,
erano migliaia innocenti, gementi
rinchiusi in celle di vergogna,
come topi di fogna, senza più nome.
Numeri a fuoco, da pazzi marchiati,
non sentivano più il dolore,
bestie da macello....
E noi dovremmo scordare,
quello che è successo!
Questa è la pena che dobbiamo scontare,
anche noi tutti, abbiamo lasciato fare,
quanti di noi hanno assecondato questo
psicopatico e malato.
Vergognarci è poco, non si torna indietro,
ma in questo giorno
il fumo di quel forno sventolerà ancora
come una bandiera per ricordarci sempre quel che era.

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    Scritta da: Anna De Santis
    Riferimento:
    Il ricordo è doveroso, un crimine così efferato, contro l'umanità non va assolutamente dimenticato. Shoah.

    Commenti

    1
    postato da , il
    Ho fatto un commento alla poesia che ho letto precedentemente e non sapevo che avevi scritto questa diretta proprio alla crudelta'di quel folle e criminale che ancora oggi purtroppo molti venerano e ne sono fan.Vergogna per costoro!
    Vergognatevi di essere adulatori di quel folle carnefice!

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