Pentirsi poi
Mi respiri sul collo
le tue mani sui fianchi
un no mai pronunciato
al tuo amore malato.
Finalmente al mattino
quella porta si apriva
per lasciarmi da sola
finalmente vivevo...
Lentamente passavano l'ore
e dovevi tornare
lentamente morivo.
Ma perché l'orologio
non si ferma stasera
quella birra bevuta
la tua mano sudata
ma io zitta, non potevo strillare
i bambini non dovevo svegliare
e con tutta la rabbia che avevo
di più non potevo...
Ogni giorno mi ripetevo
che il coraggio dovevo trovare
non potevo continuare
conveniva scappare.
Quel pentirsi poi
rimanere da solo
non ti ha fatto cambiare
solo precipitare
in un baratro immenso
per fortuna ho salvato i miei figli...
solo adesso ci penso.
Composta nel 2009
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