Una bianca fanciulla
Una banca fanciulla assetata d'amore
Accanto a lui si distese.
Lo chiamò dolcemente giocando coi riccioli,
Ma gli straziò la bocca con labbra bollenti
Per timore che non si svegliasse. Poi per timore
Che si svegliasse troppo in fretta fuggì via,
Folle rinnegata. E ritentò l'assalto
Per l'intera giornata seduta al suo fianco.
Cantava. E rideva del nuovo gioco,
Gli stringeva la mano.
Si incupì però vedendo come fosse restio
a intrecciarsi con ei. Non sapeva
Che ormai da tre giorni i suoi occhi
Avevano visto Proserpina.
Composta venerdì 7 agosto 2009
dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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