In questa notte convulsa
intesso una tela con tuoi capelli
e la mente che pulsa.
E adesso che non uso più scrivere quelli,
e di versi non trovo più le parole
da perder in apprezzamenti vani
senza la loro consueta prole;
e tutt'altro è un vostro sorriso
una risata per cui spendo
il resto del mio tempo,
e ogni giorno mi inerpico
tra le rocce di una foresta nera
senza luce né conforto,
alla ricerca d'una chimera;
e ogni giorno sapendo che mi faccio un torto,
che tornando tra le braccia del vento il vostro volto,
incrocerò un vostro sguardo oltre il falso, oltre il vero.
E mi accorgerò ancora di esserci, ancora non morto.
Composta lunedì 14 settembre 2009
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