L'anno che verrà
Figlio mio, che guardi col nasino in su,
e sorridi verso il cielo, dal cuore rosso e blù,
ammirando ad occhi aperti, la tua seconda neve,
che sfumerà sul viso, il suo percorso breve.
Così dovremmo sciogliere, il gelo della vita,
fermando le tempeste, con la forza delle dita,
seminando l'armonia, sognando un nuovo anno,
e con questo atteggiamento, sconfiggere ogni affanno.
L'amore quello vero, che abbiam desiderato,
sarà, la nostra meta, che abbiam dimenticato,
verranno altri problemi e noi li affronteremo,
uniti per la mano, come i vagoni e il loro treno.
Una famiglia unita, da vivere cent'anni,
allegra e spensierata, che il fato non condanni,
per godermi il tuo sorriso, il resto dei miei giorni,
baciandoti il mattino, e di nuovo quando torni.
Vivere di gioia, non sarà un illusione,
basteranno poche regole, e averne suggestione,
amare per la vita, usando poco il metro,
seguire il proprio credo, senza mai voltarsi indietro.
Ecco la mia speranza, per questo nuovo anno,
amarti ad occhi aperti, con le tempeste che verranno,
crescendo i nostri bimbi, uniti nel cammino,
lottando contro il mondo, per tenerti a me vicino.
Composta venerdì 4 dicembre 2009
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