Mi abbracciano teneramente
gli alberi che tremolano nella brezza della tramontana
sul sentiero magico,
che inclina ad un laghetto vaporoso,
dove la neve si scioglie prima di posare sopra,
correvo, cantavo,
ridevo di poco di nulla,
con i bambini di via Beloianis,
felici immensamente nella innocenza d'infanzia.
Sembra mi conoscono quei alberi vecchi ancor ben barbicati nella dolce terra,
io, si,
gli conosco,
e con palpiti di cuore gli saluto.
Odo un leggero crepito di foglie che tentennano nello spiro dell'autunno,
forse mi stanno salutando,
forse lo sanno,
che devo andar via.
Composta domenica 10 ottobre 2010

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    Commenti


    12
    postato da , il
    Ciao yovanka, grazie alle tue parole!!! un abbraccio!!
    11
    postato da , il
    Ognuno di noi ha un albero nel cuore,e se lo porta dentro come un amore,
    io avevo un noce,dove la sera d'estate  guardavamo le stelle,,,,allora era immenso l'ho rivisto da adulta era più piccolo, ma conteneva ugualmente
    i miei sogni.....brava klara
    10
    postato da , il
    Salvatore!
    l'infanzia è indimenticabile ovunque è passato,
    un caro saluto!
    9
    postato da Paolo, il
    Dove giocavo io??? non ricordo neanche se giocavo, ma sicuramente non c'èrano alberi con le foglie, ma alberi di 10 piani, con 40 famiglie per albero, solo cemento e asfalto che squallore.
    8
    postato da , il
    giosc...."quando le parole escono dal cuore se ne ode un battito!"
    ma quanto bello!!!!
    un caro saluto!!!

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