Amore telematico
Ho pensato che non c'era niente di male
a volerlo incontrare.
Ci scrivevamo mattina e sera
fino a consumare la tastiera.
Lui era dolce, sensibile, alla mano
tanto diverso da sembrare un marziano.
Allora un giorno di Primavera
decidemmo di incontrarci una sera.
L'appuntamento era nel centro cittadino
lui tutto in blu, io vestita giallo canarino.
Attesi ansiosa che arrivasse l'adone
nascosta nell'atrio di un portone,
sbirciavo la strada all'imbrunire
dicevo prima o poi dovrà venire!
Quando al di là del marciapiedi
vidi un tipo in blu, fermo in piedi.
Biondo, ciuffo riccio e ribelle
gli occhi blu come stelle,
il fisico forte e snello da nuotatore
già cuore e cervello gridavano 'Amorè!
Ma proprio nel momento che uscivo allo scoperto
una bionda alta e bella arrivò in quel momento,
si abbracciarono teneramente
allontanandosi per mano frettolosamente.
Dietro nascosto dal fustone apparve un ometto
altro un metro, largo come un vaporetto,
alla luce del lampione brillava lucido il cranio
io guardavo sporgendomi pian piano.
Il rospo stava fermo nella gola
non mi usciva neppure una parola.
Poi lo vidi rovistare nelle tasche con fare circospetto
non capivo che diavolo fosse quell'oggetto.
Allungavo il collo per spiare
per capire cosa volesse fare.
In mano una piccola rosa gialla come il mio golfino
vi legò una candelina gialla col nastrino,
la luce brillò all'ombra del lampione
sentii il rospo lasciar posto al magone.
Allora gli andai vicino tendendogli la mano
lui disse solo "ciao sono il tuo marziano"!
Composta mercoledì 11 aprile 2012
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