Se guardo le mie mani
Se guardo le mie mani
non vedo più le tue che le sfiorano,
strette, serrate in una morsa dolce
mentre riempivi il mio vuoto
come con il tuo essere te stessa,
mentre riempivi con le tue dita lo spazio eterno
tra un una falange e l'altra.
Osservo i miei occhi mentre in un vetro di città
cercano le tue iridi sincere,
doloranti e stanche ma mai preda delle lacrime.
Le mie labbra, mordono filtri di sigarette,
indicibile è il desiderio di incontrare il sorriso
che in un angolo del tuo viso trovava spazio
mentre ti amavo, ti amavo, ti amavo.
Composta domenica 24 giugno 2012
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