Esperienza astrale
Innanzi agli occhi miei
deduco e t'amo
paura di aver paura
elementare che di tempo ne chiedi
al tempo vuoto di chi hai salutato ovvero
ma mai saluti per esso, se legato sì d'affetto puro.
Deduco e t'amo
o commosso riccio, dagli occhi profondi e veri
di rospi e desideri mandasti giù troppo a lungo
le mie labbra sono un labrinto
ed il minotauro è l'unione di due anime che si cercano.
Ora corri per il labirinto col filo del "ti amo"
un filo conduttore del cuore impavido e depresso
orme sulla sabbia e neve delle radici di un cipresso
che guarda il mare e annuncia baci al vento
che incarnando le labbra come delfini nelle onde
veglian le chiome e gli occhi chiusi, su una solitudine che muore.
Composta martedì 30 aprile 2013
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