A salve gentil saluta
A salve gentil saluta,
il rumore dello sparo sul sacco di iuta
Che mano mia infin sempre aiuta
La farina svenuta
Che bianca di visin era divenuta
Che ironia in rima con accento in giusta caduta
Libera sciolta chiacchierona e muta
Una rima comoda quanto una tuta
Da ginnastica, da meccanico da chi a dar una mano poi ci aiuta
In vena di rimare, ironizzare e filastroccare non sò muta
Poiché della vena scherzosa e colorata ed infin voluta
Mi presento come una satira simpatica, strimpellata ed a dir poco astuta.
Composta giovedì 2 maggio 2013
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