dopo il diciotto di dicembre
È cosi tanto che non ti vedo,
ma ti riconoscerei
anche fra migliaia di "mille".
E sentirei ancora il tuo profumo di latte,
piccolo cucciolo
cresciuto da solo.
E finalmente
mi potrei commuovere
e far scoppiare le lacrime che ho dentro,
nascoste in questa cassa
fatta di pelle e rughe
che mi fa da corpo.
E mischiarmi alla folla che fa il mondo,
seguirti,
senza più perderti di vista,
sfiorarti la mano,
come per abitudine
come se ci fossi sempre stato.
Composta venerdì 20 dicembre 2013
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti