Il cosmonauta
Deserti infami della terra rotte perdute domanda e l'uomo muore.
Seduto sul vetro inventato a guardare le strade
il sommare degli anni
e le case
ad accendere lumi per dar luce alla notte.
Chiede alle sabbie ancora di spogliar alberi dalle foglie
estirparli dal fango
tagliare rami
e vite
conservarne i nomi
e il globo ulteriore rigirare.
Su stesso rincorre risposte per cancellare tutti i pensieri.
Insite paure e granellini in ricordi sparsi sulle cataste d'orbite.
Il cielo era pieno di piccole città
e le ombre vagavano in silenzio.
L'uomo paradosso viaggiava liquido dell'aria senza respiro.
Trovò il deserto
ma non lo riconobbe.
Composta domenica 12 gennaio 2014
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