Scritta da: arsiom42

Lamento (di un malato terminale di asbesto)

Dio, se Tu scruti col pensiero sacro
del mio cuore il profondo
se non è una bugia che tu sei giusto
mi domando: perché il mondo con me
è stato ingiusto?
La pietra miracolosa dell'antichità mi ha consumato
le aurore del giorno sono disperse nel mio cuore
so che un nuovo aprile non lo rivedrò tornare,
Un tempo le mie membra erano rami vestiti di fiori
e, assieme al vecchio sole che ora non mi riscalda più
rinnovavo ideali e speranze.
Il mio respiro è sofferente
e tu, sole mio quando sorgi mi molesti.
Non ho nessun desiderio, nulla più aspetto da tè
e dalle rugiade, sul mio tronco non cade più
una goccia di vita e d'amore.
L'invisibile polvere mi ha distrutto Il corpo,
non la mente!
Perché se più non devo essere felice e continuare a soffrire
pietoso Dio, non mi fai morire?
Composta martedì 14 giugno 2011

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    Scritta da: arsiom42
    Dedica:
    A un mio carissimo amico che mi ha parlato nei giorni della sua odissea. Lo ricordo con stima e affetto.

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