Scritta da: Rosita Matera

Mi presento: son Carnevale

Ho un sorriso frizzante,
lo sguardo un po' acceso
esco dal quadro dei giorni
facendo capriole.
Ognuno può essere quello che vuole
al suono giocoso del mio berretto a sonagli.
Mi vesto di sogni,
e di mille volti
ma nessuna maschera può afferrare la mia essenza.
Son sempre libero d'esser chiunque,
comunque vada e in un luogo qualunque.
Con la mano destra allegramente coloro,
e con la sinistra beffeggio la sorte.
Dalla mia tasca sporge un mazzo di carte
con cui mi trastullo con i mesi dell'anno.
Malandrino sono per mia natura
ma possiedo sempre un asso di cuori,
prendo sul serio solo il sorriso,
così le mie lacrime si sono fatte coriandoli
perché io, Carnevale, trasformo le cose
e dal mio cilindro le estraggo migliori...
persino il dolore, preso dallo sconforto
storce la bocca, e non può più parlare.
Dentro il mio occhio c'è l'estro del gioco
perché son l'Allegria, e scusate se è poco.
Composta lunedì 9 febbraio 2015

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