Sono solo un pazzo deviato,
un folle che vive fuori dal mondo.
Sono feccia malata, scarto della società.
Per destarmi dal mio torpore non basterebbero cento caffè.
Con occhi accusatori mi guardano,
ma tengono le distanze da me.
Scivolo attraverso l'universo,
tra dense nubi e irreali pensieri.
Sfioro l'impossibile là dove
l'impossibile non può esistere.
Non sogno né spero,
vivo, controcorrente,
contro la realtà.
Sono un buffone, lo scemo del villaggio,
capro espiatorio perfetto per una società
immobile e debole.
Né catene, né mura riusciranno a fermarmi.
Non sogno né spero,
vivo, controcorrente,
contro la realtà.
Composta giovedì 19 febbraio 2015
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