Noialtri
Sulle onde collinari giorni di sole opaco,
sogni intrepidi drenati dal tempo,
sale la brezza dalla valle,
sulle foglie sfinite e il frinir delle cicale.
Il torrentello gorgheggia l'adesso
e sui suoi sassi non torna.
Noialtri della mezzanotte,
incantati dai versi degli uccelli,
adoperati ad arte seppur parsimoniosi,
inconsapevoli autori di fiabe.
Si sta schiudendo il mallo delle noci,
e sul tronco di strade un andirivieni,
di formiche nervose, irrefrenabili,
nel loro trafficar convulso.
Siamo in un paradiso distaccato
scivoliamo e scopriamo segreti
segni scolpiti ci attirano
spigoliamo sembianze
sogniamo e ci arringhiamo
s'incorporano i nostri secreti nella terra
ci allontaniamo dalla collina tumefatta,
tra il penzolar di-vino dei vigneti,
un gatto selvatico dall'albero sgattaiola,
mano nella mano sorridendo scendiamo.
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